La plastica nel futuro: In arrivo un Trattato Globale per un economia circolare

La plastica nel futuro: In arrivo un Trattato Globale per un economia circolare

Sono partiti in Uruguay i lavori per scrivere un Trattato Globale sulla plastica.

Dopo la storica risoluzione di marzo scorso, all’Assemblea generale delle Nazioni Unite sull’Ambiente sono partiti i lavori preparatori per dare vita a uno strumento globale e giuridicamente vincolante.

Mentre la risoluzione dell’ONU definisce un obiettivo chiaro e a lungo termine, nei negoziati che sono appena partiti i rappresentanti devono individuare definizioni e strumenti per delimitare i confini del trattato.

Di plastica si parla molto, nel bene e nel male. Per quanto si tratti di un materiale utile in diverse situazioni, ha davanti a sé una sfida importante: entrare a far parte dell’economia circolare.

Plastica: pregi e difetti e la sfida dell’economia circolare

Per quanto le si faccia la guerra, la plastica è un materiale dai tanti pregi.

I prodotti di plastica hanno lunga durata, sono resistenti all’usura e continuano ad essere utili alla fine del loro ciclo di vita attraverso il riciclo o il recupero energetico.

Grazie all’impiego di plastiche leggere e con elevate prestazioni, le vetture sono più leggere e sicure sia nella carrozzeria che nel motore. La plastica è anche eccellente come isolante e contribuisce a migliorare il rendimento energetico riducendo così le emissioni di CO2.

È poi un materiale estremamente versatile. Moltissime applicazioni moderne nei settori più disparati sarebbero di difficile realizzazione senza la plastica. A giovarne è anche Internet: la navigazione sarebbe impossibile senza la plastica, che riveste i cavi della banda larga.

A fronte di molti pregi, la plastica è però anche una minaccia per l’ambiente.

La sua produzione avviene innanzitutto dal petrolio. Nel dettaglio, PlasticsEurope afferma che la produzione di materiali plastici utilizza il 4% del petrolio globale.

Rilevante è poi il tema dello smaltimento. I tempi di decomposizione della plastica vanno dai 100 ai 1000 anni. Se non viene smaltita nella maniera corretta, inquina l’ambiente per molto tempo. Nel suo processo di decomposizione rilascia poi microplastiche, frammenti microscopici che inquinano i terreni, le acque e gli animali che vi abitano.

Partono i negoziati per il Trattato Globale

Quando si parla di ambiente si parla spesso di approccio sistemico e di economia circolare.

documenti diffusi dalle Nazioni Unite preparatori al trattato vanno proprio in questa direzione. Il problema delle plastiche non viene inquadrato come una semplice gestione di rifiuti, ma è una questione che riguarda il loro intero ciclo di vita: dall’estrazione dei combustibili fossili necessarie a produrle, al design e fabbricazione degli oggetti, fino al loro smaltimento.

L’appuntamento in Uruguay può segnare un importante passo per affrontare il problema dell’inquinamento da plastica.

Per arrivare a un trattato realmente efficace, l’obiettivo dell’accordo deve essere quello di individuare un limite alla produzione delle plastiche che riduca l’abuso dei nostri tempi. Solo fissando un production cap globale che vada poi gradualmente a ridursi nelle prossime decadi potremo permettere all’attuale sistema di produzione, business e consumo di essere ricondotto nei binari della sostenibilità.

A ciò vanno aggiunti adeguati interventi per ridurre l’impiego della plastica usa e getta, l’eliminazione di tutti i polimeri e i prodotti problematici ai fini del riciclo e creare le condizioni per realizzare una transizione verso sistemi di consegna basati sul riutilizzo degli imballaggi.

Nei fatti va seguita poi la gerarchia di gestione dei rifiuti focalizzandosi su prevenzione e riutilizzo, a cui far seguire interventi che migliorino i sistemi di raccolta e gestione a fine vita come l’introduzione obbligatoria di sistemi di DRS.

Le misure che si possono e si devono prendere sono tante. La redazione di un Trattato Globale giuridicamente vincolante sulla plastica può essere un primo passo verso la loro adozione.