Consigli utili per PMI più sostenibili

Consigli utili per PMI più sostenibili

La sostenibilità è ormai per molte persone uno stile di vita, un dovere assoluto. È ormai assodato che sono necessari modelli di vita più sostenibili per soddisfare i bisogni delle generazioni attuali senza compromettere quelle future e salvaguardando lo stato di salute del nostro pianeta.

L’Italia è un Paese di piccole medie imprese che insieme possono avere un grande impatto in tema di sostenibilità. PMI più sostenibili possono fare la differenza.

Le aziende sono un player fondamentale di questo cambiamento perché rappresentano una grande fetta dell’intero ecosistema e le loro scelte impattano a cascata su quelle dei cittadini-consumatori, oltre a esserne a loro volta influenzate.

Il mercato internazionale sta mostrando esempi di aziende che stanno facendo della sostenibilità un vantaggio competitivo, un motore per l’innovazione. Pensiamo a Patagonia, che per tutta la sua storia ha messo l’ambiente al primo posto. Ma anche colossi come Adidas, che oltre a essere stata una delle prime aziende a riciclare bottiglie di plastica per creare abbigliamento ad alte prestazioni partecipa al progetto Parley for the Oceans che ripulisce i nostri oceani dalla plastica.

E in Italia? Cosa possono fare le PMI per essere più sostenibili?

CSR e PMI: essere sostenibili conta

Oggi abbiamo l’onore di vivere in un periodo storico in cui la domanda di sostenibilità è sempre più alta. I consumatori sono sempre più attenti e pretendono sia dalla grande catena che dalla PMI che i prodotti siano rispettosi dell’ambiente.

La scelta dunque di essere sostenibili è una scelta che paga.

Emanuele PlataPresidente di Planet Life Economy Foundation spiega: “Spesso vengono dati alcuni suggerimenti che per le maggior parte delle PMI potrebbero risultare pericolosi o addirittura tossici”.

Tra questi, per esempio:

  • raggiungere una migliore economia di scala complessiva attraverso acquisizioni.
  • ridurre i costi fissi con strategie finalizzate alle massime efficienze possibili (Outsourcing, Outplacement del personale, ecc…).
  • ridurre i costi di produzione delocalizzando in paesi a basso costo del personale.
  • minimizzare i prezzi al mercato per essere più competitivi.

In realtà, precisa Emanuele, sono suggerimenti utili solo alle grandi imprese e ai leader di mercato che hanno già in atto strategie di questo tipo da tempo e se non le hanno possono avervi facile accesso, con know-how e costi inferiori. Le piccole e medie imprese, devono percorrere la strada della sostenibilità partendo da prospettive totalmente diverse, integrandola direttamente in tutta la filiera.

Ma nel concreto, cosa può fare una PMI?

Ecco dunque una collezione di consigli pratici per rendere una PMI più sostenibile in tutte le fasi del suo business.

Design del prodotto. La maggior parte degli impatti ambientali di un prodotto possono essere già definiti in fase di progettazione. È quindi fondamentale agire in questa fase sul prodotto, per ridurre al massimo l’impatto ambientale. Scegliere materie prime sostenibili, locali, di qualità e costruire processi rispettosi dell’ambiente è un primo passo importante.

Acquisti. La fase di definizione dei bisogni di acquisto e la scelta dei fornitori riveste un ruolo cruciale: il buyer può ridurre in fase di acquisto gli impatti e i costi “nascosti”. Coinvolgendo numerosi stakeholder può facilmente stimolare la diffusione di pratiche green lungo tutta la supply chain.

Produzione. Ottimizzare le operazioni di logistica e trasporto è essenziale, sia per l’aumento costante dei prezzi di energia e carburanti che per ridurre le emissioni di CO2 e l’inquinamento legati al traffico merci.

Logistica di Ritorno (Reverse Logistics). Una componente fondamentale è la cosiddetta logistica di ritorno (Reverse Logistics), ovvero il flusso di materiali da soggetti “a valle della produzione” di ritorno al produttore, in ottica di riciclo, riutilizzo e recupero.